Candidatura alla Segreteria Provinciale

Una riunione del partito alla presenza del parlamentare bresciano Castagnetti


Sin dall'inizio della mia attività politica in Sezione avevo compreso che gli scarsi consensi che il Partito riceveva dall'opinione pubblica erano da attribuirsi a due fattori:
- Il primo, la difficoltà nel pubblicizzare e nel far comprendere i contenuti di un "Progetto programmatico" basato sulla realtà e sulla concretezza, lontano dal populismo classista di sinistra e dagli interessi omnicomprensivi democristiani.
-Il secondo, l'inadeguatezza organizzativa del Partito locale, dovuta all'esiguità di iscritti e simpatizzanti attivi, che a malapena era in grado di funzionare come "Comitato elettorale".
 
La mia deformazione ( ? ) professionale mi spingeva conseguentemente, iniziando in modo sistematico, a formare un Gruppo di attivi che frequentando riunioni ed assemblee pubbliche diffondessero il pensiero e il programma repubblicano. L'occasione si era presentata con l'istituzione della Riforma scolastica e l'elezione dei genitori nei suoi organismi. Così come era altrettanto importante essere presente tra i lavoratori laddove nascevano crisi aziendali con rischi di chiusura e delocalizzazione.
 
Iniziai ad intervenire nelle riunioni del Partito per sostenere le mie tesi in proposito ed ebbi, via via, un discreto successo.
 
Segretario Provinciale era, a quel tempo, il professor Daina. Di carattere accentratore e più "filosofo" che concreto e realista. Venne sostituito da Marco Venier che, al contrario, delegava molte attività, impegnato com'era dalla sua professione, e che condivideva la mia analisi sullo stato del Partito.
 
E proprio in occasione del Congresso che elesse Marco Venier alla Segreteria, feci il mio primo intervento pubblico. L'accoglienza fu superiore alle mie aspettative e iniziai ad esser conosciuto anche dagli amici della periferia. La partecipazione alle trattative post elettorali del 1980, inoltre, m'introdusse nel mondo politico bergamasco e nella dialettica delle trattative politiche che precedettero il coinvolgimento repubblicano nell'Amministrazione Comunale di Bergamo.
 
Nel Congresso del 1983, dopo l'ingresso dei PRI nella maggioranza di Palazzo Frizzoni, sollecitato da altri iscritti, "osai" presentare la mia candidatura alla Segreteria Provinciale e, con mia sorpresa, venni eletto a stragrande maggioranza. Potevo finalmente mettere in atto con maggior puntualità il mio progetto.
 
Non sottovaluto anche l'impatto che con l'assunzione della carica di Segretario Nazionale (1979), prima, e quello di Presidente del Consiglio (1981) da parte di Spadolini poi, ebbe sull'opinione pubblica.
 

Nessun commento:

Posta un commento